IIS “Guido Parodi” di Acqui Terme

Da molti anni, oramai, l’IIS “Guido Parodi” di Acqui Terme aderisce alla rete SIRQ, e può
contare su una certificazione esterna – agganciata a parametri oggettivi – che attesta l’alto valore qualitativo della sua proposta didattica: il marchio SAPERI, infatti, intende conferire visibilità a quegli istituti scolastici in grado di dimostrare il raggiungimento di standard di qualità solidi e misurabili, premiando l’attenzione alla trasparenza didattica e amministrativa, la cura delle strutture, l’adozione di uno stile comunicativo chiaro e condiviso tra agenzie educative, la valorizzazione delle risorse umane; tratto comune della rete di scuole individuate dal marchio SAPERI – come spiegava Salvo Intravaia dalle colonne de “La Repubblica” nel 2010, nella fase embrionale del progetto – rimane una visione strategica consapevolmente concertata, che mira a “formare alunni preparati e [a] fornire ai cittadini il servizio migliore”.


L’acquisizione del marchio non si traduce in patrimonio permanente, riconsegnando così la vita scolastica a un’asfittica fissità consuetudinaria; anzi, per monitorare il grado di dinamicità operativa e flessibilità gestionale, le scuole assegnatarie del marchio vengono sottoposte a periodici riesami, in vista di un rinnovo della certificazione.
Vengono analizzati, anzitutto, i dati documentali che emergono da PTOF, RAV, Atto d’indirizzo, etc.; in coerenza con gli obiettivi del marchio – che intende “promuovere cultura della qualità e miglioramento continuo attraverso la revisione tra pari” – non si procede attraverso il modello gerarchico e piramidale dell’ispezione (la cui etimologia latina, “In-Spicio”, scopertamente rimanda a un’osservazione invadente e tentacolare, e richiama il lessico militare e la rassegna delle legioni): gli incaricati, difatti, organizzano un audit (l’etimologia, nuovamente, chiarisce la natura delle cose, enfatizzando il ruolo dell’ascolto attivo), favorendo il confronto dialogico, la discussione franca e le risposte spontanee.
Il 16 ottobre, di conseguenza, nel corso dell’audit, il liceo acquese ha avuto una significativa occasione per presentarsi e raccontarsi, non limitandosi a sciorinare aridi elenchi di traguardi raggiunti, ma inserendo empaticamente ogni singolo dato statistico nella sua dimensione umana e sociale.
La dott.ssa Virginia Vergnano e la dott.ssa Francesca Piscitello, incaricate dell’audit, hanno potuto così conoscere la scuola vera – con i suoi tanti volti e le sue voci molteplici – nascosta dietro i numeri di quella scuola di carta disegnata dal PTOF e dal RAV.
In un clima disteso e collaborativo – di autentica e sollecitata parresia – l’intera comunità scolastica, nelle sue diverse componenti, ha avuto modo di presentarsi, fornendo preziosi ragguagli e chiose chiarificatrici: docenti di consolidata esperienza e giovani insegnanti neo-immessi, studenti e genitori dei vari indirizzi, soggetti esterni a vario titolo coinvolti nella fitta rete progettuale e operativa del “Parodi” hanno documentato – alternandosi e raffrontandosi – la ricchezza polifonica di un microcosmo scolastico aperto e plurale.
L’affollato elenco dei docenti coinvolti in un sereno confronto dialogico fotografa nitidamente una gratificante peculiarità del Liceo acquese, di cui la dirigente – dott.ssa Silvia A. Miraglia – ha energicamente ribadito la necessità: la leadership diffusa, ineludibile strumento di cooperazione attiva nella governance di una struttura complessa e articolata (il “Parodi” vanta oltre mille studenti, più di cento docenti, e due sedi stabili).
Tale modello organizzativo si traduce nell’irrinunciabile supporto di uno staff plurale e coeso, in grado di razionalizzare con efficacia la ripartizione delle mansioni e dei compiti operativi; le preziose figure dei referenti di indirizzo – di recente istituzione – garantiscono significative funzioni di raccordo e rivestono un ruolo centrale nelle annuali attività di orientamento in ingresso; le funzioni strumentali, i responsabili di laboratorio, i referenti di progetto concorrono al quotidiano arricchimento dell’offerta formativa, il cui perimetro è in continua espansione; i coordinatori di classe costituiscono una presenza capillare, offrendo un’efficace cinghia di trasmissione tra studenti e istituzione scolastica.


Accanto alle delegazioni delle varie componenti scolastiche, il “Parodi” ha voluto far emergere la radicata e osmotica integrazione con il tessuto sociale: rappresentanti di amministrazioni civiche (Acqui, Visone, Montabone) ed esponenti dell’associazionismo locale hanno contribuito a mappare le numerose e apprezzate attività progettuali che comprovano il costante dialogo tra scuola e territorio e la funzione attrattiva e coagulante nei confronti delle più diverse iniziative pianificate dai vari interlocutori istituzionali.
Un rapido riesame collettivo del Ptof – particolarmente voluminoso – ha saputo individuare e valorizzare taluni aspetti rassicuranti.
Sul versante della didattica, un corposo catalogo di offerte formative curricolari ed extracurricolari: i moduli orari aggiuntivi, garantiti da un lungimirante impiego della flessibilità oraria e dell’organico dell’autonomia, consentono – con bilanciate sfumature che valorizzano le peculiarità dei diversi indirizzi – l’inserimento dello studio dell’informatica e il potenziamento della matematica, la conversazione in inglese e il consolidamento nelle scienze naturali, l’anticipo della storia dell’arte nel biennio dei licei umanistici e un maggior approfondimento generalizzato delle materie d’indirizzo; a tutti gli studenti viene offerta la possibilità di fruire di un’integrazione dell’azione formativa – nell’ottica di un’autentica personalizzazione della didattica – attraverso corsi di preparazione alle certificazioni linguistiche (Inglese, Francese, Spagnolo), attività preparatorie ai campionati italiani delle diverse discipline (Matematica, Fisica, Italiano), apprezzati corsi per l’ammissione al Politecnico di Torino e alle facoltà del comparto medico-sanitario; nell’elenco delle attività pomeridiane, ogni studente può trovare la miglior incubatrice per il suo talento: un originale corso di Greco moderno – autentico unicum nell’offerta formativa del “Parodi” – che si affianca a un potenziamento monografico su personaggi e linguaggi espressivi del mondo greco classico; un corso di scrittura filosofica, propedeutico ai campionati di filosofia (che possono essere disputati anche in lingua inglese); un laboratorio teatrale, che ogni anno accompagna i ragazzi nell’acquisizione di una maggiore disinvoltura espressiva, portando sulle scene un testo comico (nel 2023, un arrangiamento della “Lisistrata” di Aristofane); un corso di Debate, per affinare le competenze logico-argomentative; le numerose attività del dipartimento di Scienze Motorie, che consentono un primo approccio alle discipline più svariate (dalla danza agli scacchi, dallo sci all’atletica).
Imponente, ictu oculi, il catalogo delle attività proposte dall’indirizzo artistico: si parte dalla vittoriosa partecipazione al Concorso “New Design 2023”, promosso dal MIM per valorizzare la creatività dell’istruzione artistica italiana, per arrivare alla mostra organizzata da Comune di Acqui e Rotary Club per ospitare i manufatti realizzati dagli studenti nell’ambito del concorso rotariano “L’arte come espressione di sostenibilità ambientale”, indetto per promuovere una nuova cultura green attraverso l’uso di materiali poveri e di riciclo.
Ogni anno, a luglio, il “Parodi” vive la sua giornata di festa: i giovani studenti più talentuosi – che a vario titolo si sono distinti nelle diverse attività – ricevono un pubblico riconoscimento del loro impegno, in una voluta declinazione comunitaria del modello pedagogico skinneriano del rinforzo positivo; la circostanza coincide con la consegna delle borse di studio (numerose, e costantemente incrementate dai generosi apporti della società civile) che in prospettiva premiante valorizzano l’eccellenza del percorso formativo nella sua integrità (valutando la media finale), o in singole discipline caratterizzanti, non tralasciando un debito plauso per chi ha realizzato il miglioramento più significativo rispetto al problematico abbrivio iniziale.

Lean thinking e comunità scolastica

DS Miotti – IC Favria (TO)

Il Lean Thinking (Pensare Snello) è una strategia operativa nata dal mondo automotive, ma oggi applicata in settori e ambiti diversi. Si tratta di una teoria organizzativa che vede coinvolto l’ente che la applica in una visione di insieme tramite la messa in atto di processi fondamentali che vanno dalla progettazione fino alla realizzazione finale.

Nel mondo della scuola si può applicare alla definizione di procedure condivise ed al miglioramento organizzativo del sistema.

I principi ispiratori del modello sono i seguenti:

_Identificare ciò che vale (value)
_Identificare il flusso del valore (value stream) allineare le attività che creano valore nella giusta sequenza
_Far scorrere il flusso del valore (flow) mettere in atto le attività a valore senza interruzioni
_Fare in modo che il flusso sia tirato (pull) fare scorrere il flusso delle azioni previste
_Puntare alla perfezione (perfection) assumere la perfezione come riferimento per programmi di miglioramento continuo

Per identificare questi passaggi nell’organizzazione scolastica a legami deboli è necessario un approccio sistemico, in una realistica prospettiva di raggiungimento degli obiettivi prefissati e quantificabili in modo il più possibile oggettivo.

Ecco allora che può essere utile una definizione di procedure chiare e condivise che permettano di muoversi agevolmente all’interno della struttura e delle sue articolazioni con la chiara prospettiva di offrire un’azione formativa di qualità.

Vanno identificate le attività che creano valore, nel nostro caso il valore formativo degli studenti;
le attività necessarie ma che non aggiungono valore: queste attività non possono essere evitate;
le attività o procedure che non creano alcun valore aggiunto: queste ultime consumano risorse senza aggiungere valore e quindi possono essere immediatamente eliminate.

Nell’Istituto comprensivo di Favria vengono da alcuni anni promosse azioni in tal senso, con una organizzazione resa il più possibile chiara e riconosciuta.

Un esempio semplice è dato dalla predisposizione di un vademecum digitale per il personale neo assunto che ha modo così di essere accolto adeguatamente e messo in condizione di entrare pienamente a far parte dell’ambiente lavorativo e professionale. Le procedure interne sono rese note sia al personale che alle famiglie e sono monitorate annualmente nel loro livello di efficacia. Molto importante in tal senso sono i canali di comunicazione usati, che vanno dal sito di istituto ai social media maggiormente diffusi.

Questo processo che implica un lungo lavoro e non si esaurisce in poco tempo, spinge i soggetti ad assumersi responsabilità, ad essere maggiormente orientati verso gli obiettivi comuni, a sviluppare il senso di appartenenza all’organizzazione, a migliorare la capacità di lavorare in team.

Come scrive M. Orsi nel volume Uno zaino troppo pesante. Le strade per una leadership ecologica e leggera (cap. 15 ,pag 4) “ In definitiva la considerazione del sistema delle attività è il punto di riferimento fondamentale per l’esercizio di una leadership educativa leggera. L’alleggerimento della leadership è dato dal fatto, intanto, che il sistema delle attività rimanda ad una dimensione di comunità, dove il singolo condivide assieme ad altri la responsabilità dell’azione. Non dunque uno, ma diversi sono i protagonisti dell’offerta formativa: le idee e la storia della scuola, i metodi, gli obiettivi, la visione, le regole, i corpi, le dotazioni, gli edifici, le piante, gli animali, gli spazi e gli arredi, la comunicazione vitale, i documenti digitali e cartacei, i modi della valutazione, comportamenti delle persone e così via”.

Bibliografia e sitografia

James P. Womack e Daniel T. Jones Lean Thinking. Come creare valore e bandire gli sprechi ed. Guerini Next 2000

Marco Orsi Uno zaino troppo pesante. Le strade per una leadership ecologica e leggera Maggioli ed. 2021

Rif: Sito dell’Istituto Comprensivo di Favria: www.icfavria.edu.it

Il cambiamento organizzativoLe teorie del cambiamento organizzativo
IC di Bagnolo PiemonteIl miglioramento
L. Patriarca – IC Tommaseo – TorinoProgettare il futuro
M. Ambrosini Il cambiamento organizzativo
T. Ascione – FormezGap nei percorsi di innovazione e di sviluppo
V. InfantePeer review e stretegie per il miglioramento
D. PrevitaliLE PROSPETTIVE DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE (SNV)
G. Cerini Il miglioramento degli esiti e dei processi nella scuola che cambia
F. Storai – INDIREMigliorare la scuola: dai piani di miglioramento ai processi di innovazione
Dona’Il passaggio RAV-PdM: l’esperienza in Veneto
Istituto CollettaProgetto continuità
S. LabantiRiesame in corso
F. PatriarcaLean Thinking in classe
Frigenti – PellegrinoMIGLIORARE SI PUO’!
Frassineti – TrottaPER UN PdM PARTECIPATO

CiprianoL’esperienza irpina tra etica, innovazione e complessità
S. PulvirentiComplessità, Innovazione e Qualità nel cambiamento
Bombardi COSE NOTE
rete LISACAComplessità e inclusività
L. Patriarca Parti interessate e Cambiamento
Marotta – RizzoScuola SZ+BYOD
V. Vergnano ESPERTI E SCUOLE A CONFRONTO SU VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
RossiUna proposta di Alternanza Scuola Lavoro