Quando si cerca di migliorare un servizio è fondamentale conoscere a fondo le caratteristiche delle prestazioni attuali per individuarne le criticità e, grazie agli strumenti che la qualità ci mette a disposizione, scoprirne le cause e pianificare i necessari cambiamenti (i cui risultati in seguito dovranno essere monitorati per verificarne l’efficacia).

Conoscere le prestazioni di una scuola (come di qualunque altra organizzazione di persone) vuol dire sottoporle a verifica rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti (RA), alcuni dei quali abbiamo raggiunto e altri non ancora.

Affinché ì risultati ci restituiscano informazioni in grado di orientarci verso una loro analisi, occorre che gli obiettivi che ci siamo posti siano misurabili, si esprimano, cioè, attraverso numeri e dati certi.

Se, ad esempio, la scuola ritiene di dover migliorare le competenze digitali del personale docente definirà come indicatori per il monitoraggio del processo:

  • i corsi frequentati
  • ricaduta sulle classi di quanto appreso e pianificato:
  1. produzione di UDA per il database interno di buone pratiche
  2. frequenza nell’utilizzo dei laboratori/strumenti digitali
  3. programmazione condivisa nell’utilizzo dei laboratori/strumenti digitali
  • grado di soddisfazione delle parti (docenti e studenti/esse).

I corsi attivati saranno monitorati non solo per il loro numero, ma anche per il grado di risposta agli effettivi bisogni dei docenti: quanto efficace sia stata la loro progettazione e realizzazione.

Le misure prodotte dal monitoraggio serviranno a riesaminare le ipotesi di partenza: che fossero necessari corsi, che i corsi dovessero essere strutturati sulla base degli effettivi bisogni dei docenti, che i bisogni dei docenti siano stati individuati in modo corretto, che la loro realizzazione abbia portato i benefici attesi.